
LE MIE ATTIVITA’ IN VACANZA: IN MONTAGNA
“Non esistono proprie montagne,
si sa, esistono però proprie esperienze.
Sulle montagne possono salirci molti altri,
ma nessuno potrà mai invadere le esperienze
che sono e rimangono nostre.”
Walter Bonatti
Il contatto con la natura è uno stimolo importante per la crescita equilibrata dei bambini. Insegna loro la complessità dell’ambiente che li circonda, aiuta l’apprendimento e fa nascere l’idea di prendersi cura dell’altro.
In montagna i ritmi, le mete, i tempi, devono essere a misura di bimbi e genitori ed è importante che durante il percorso ci sia sempre una base logistica sicura, come un rifugio o un riparo.
Meglio evitare lunghi spostamenti in auto. Al contrario, cerchiamo di privilegiare il ritmo della lentezza: quattro passi avanti e due indietro. E’ infatti con il gioco e lo spirito di avventura si avvicinano i bimbi alla montagna, alla natura da osservare, conoscere e rispettare; le fiabe sugli animaletti del bosco o le filastrocche li accompagnano e li aiutano ad intraprendere il sentiero.
I bambini vivono prima di tutto attraverso i sensi e va notato come vi sia una corrispondenza tra i tempi della natura e quelli della crescita: i primi apprendimenti passano attraverso i sensi e l’ambiente naturale è ricco di sensazioni, percezioni ed esperienze; il bambino ha bisogno di annusare, afferrare, stringere, toccare, muoversi, correre ed esplorare ed è attraverso queste esperienze concrete che avviene l’apprendimento. L’ambiente naturale diviene così la fonte principale della stimolazione sensoriale e quindi la libertà di esplorare e giocare attraverso i sensi è essenziale per un sano sviluppo.
Andare in montagna per un bambino significa conoscere attraverso la propria naturale curiosità un ambiente ricco di stimoli che imparerà a comprendere a fondo grazie all’aiuto e sotto la guida dell’adulto che lo accompagna . Durante il percorso sarà attratto da ogni cosa che per lui è nuovo. Un ruscello, una fontana, finirà sempre per mettere il piede in una pozzanghera, si fermerà a ogni occasione (per prendere un sasso, raccogliere un rametto, ecc.), e deve essere lasciato libero di farlo, senza incalzarlo o mettergli pressione sul proseguire.
E’ il momento del tempo lento e della scoperta.
Difficilmente il bambino si stanca, piuttosto si annoia se il camminare comporta un esercizio troppo ripetitivo e chiederà di essere preso in braccio o manifesterà insofferenza. Meglio fare una pausa, il momento giusto per fare merenda.
I sentieri tematici o le mappe-attività sono perfetti per creare un’esperienza unica ed evitare che sopraggiungano noia e stanchezza. Per il bambino non è importante la meta ma l’interesse e la curiosità che gli trasmette il percorso!
DIVENTARE ESPLORATORE
L’ambiente incontaminato della montagna è il luogo perfetto per far vivere al bambino una vera avventura.
Muoversi in mezzo alla natura su un sentiero non completamente antropizzato rende ogni passo una scoperta. Scavalcare radici, trovare l’equilibrio sui sassi, sfiorare l’erba, toccare la terra. L’assenza di elementi precostituiti e immobili come possono essere quelli del parco (altalena, scivolo ..) allenano il bambino a trovare ogni volta nuove soluzioni, percorsi, idee.
DOVE ANDIAMO?
Studiare insieme l’itinerario, leggere alcuni libri, attività a tema e coinvolgere il bambino nei preparativi del viaggio in montagna sono un ottimo modo per prepararlo al nuovo ambiente.
Cosa vedremo? Chi incontreremo?
Qualche giorno prima della partenza o anche dopo il vostro rientro potete organizzare una rotazione giochi per prendere conoscere quello che stiamo per vedere o ricordare il periodo appena trascorso!
GIOCHI OPEN-ENDED
I giochi open-ended (o destrutturato) non avendo un fine predeterminato hanno un potenziale di utilizzo illimitato. Possono essere usati per la coordinazione motoria: impilare, infilare, muovere. Per le attività logiche: contare, misurare, scoprire. Per le attività creative: disegnare, comporre, raccontare.
La natura offre un gran numero di elementi che possono essere combinati con il gioco destrutturato. Sassi, foglie, rami, pigne. Un serbatoio senza fine di esperienze e creatività. Insieme a pochi elementi portati nello zainetto si possono creare infiniti scenari di gioco.
Per saperne di più sul gioco destrutturato leggete anche GIOCO DESTRUTTURATO E LOOSEPARTS: COME PARTIRE
IL TAVOLO OSSERVATORIO
Una volta tornati a casa ci saranno tantissimi “tesori”, raccolti durante le nostre escursioni, da poter classificare, studiare ed osservare più attentamente. Possiamo quindi creare un piccolo angolo-osservatorio a tema per approfondire ciò che abbiamo appena visto dal vero. Quali sono gli animali di montagna? Come cambia la vegetazione man mano che si sale in quota? Quali fiori crescono sugli alpeggi?
CARTE DELLE NOMENCLATURE MONTESSORI
Le carte delle nomenclature (o flashcards ) e le schede tematiche fanno parte del materiale montessoriano.
Lo scopo delle carte delle nomenclature è aiutare i bambini nell’acquisizione del linguaggio, nell’ampliare il proprio vocabolario, classificare gli oggetti per gruppi e famiglie oltre che introdurre indirettamente la lettura attraverso l’osservazione delle parole associate alle immagini.
Possono essere usate a partire dai 18 mesi e rese man mano più complesse durante le varie fasi di crescita.
Per sapere come si usano leggete anche “Dal secondo anno di vita: il linguaggio”
Insieme alle schede tematiche sono un ottimo materiale di approfondimento e apprendimento. Perfette per rafforzare il tema del tavolo-osservatorio, per stimolare l’interesse e la curiosità.
Utilissime per imparare attraverso l’osservazione e il gioco, perfette a partire dai 2 anni non hanno limiti di età. Basterà proporre il materiale in base allo sviluppo del bambino. Per i più piccoli: nomi, colori, associazioni. Per i grandi le prime nozioni di botanica, matematica, lettere.
ALTRE ATTIVITA’ CHE POTREBBERO INTERESSARTI
