
Gioco destrutturato e Looseparts: come partire
Il bambino apprende e sviluppa le sue capacità motorie e sensoriali attraverso il gioco. Attraverso il gioco esprime le sue emozioni e fortifica la sua soggettività. Ecco perché è fondamentale creare un ambiente che accoglie e stimola questa attività. Un ambiente il più possibile ordinato che invita al gioco e permette la concentrazione.
Un ambiente che offre materiali e attività creative adatte alle diverse fasi di sviluppo del bambino. Ecco perché la scelta dei giochi, il materiale di cui sono fatti e il loro scopo sono tanto importanti. Il materiale destutturato o looseparts offre una grande versatilità di utilizzo senza limiti di età o genere.
Cosa si intende per materiale destrutturato o Looseparts
Per materiale destrutturato si intendono tutti quegli oggetti che non hanno immagine o regole predefinite o che se usati nel contesto del gioco non devono mantenere la loro funzione di origine. Possono essere materiali di recupero (tappi, rotoli, bottiglie …), di uso quotidiano (mestoli, coperchi, bigodini, ciotole …), derivanti dal mondo naturale (pigne, rami, conchiglie, sassi, foglie …) oppure fabbricati appositamente per il gioco (costruzioni, mandala, mattoncini, palle, cubetti, anelli …) come i giochi Grapat e Grimm’s
A cosa serve il materiale destrutturato
Le Looseparts non avendo un fine predeterminato hanno un potenziale di utilizzo illimitato. Possono essere usate per la coordinazione motoria: impilare, infilare, muovere. Per le attività logiche: contare, misurare, scoprire. Per le attività creative: disegnare, comporre, raccontare.
Per saperne di più sul materiale destrutturato leggete anche IL GIOCO DESTRUTTURATO O “LOOSE PARTS”
Come e da quando proporre il materiale destrutturato
Se è assolutamente vero che il materiale destrutturato non ha di per se regole o età indicate è comunque importante proporre ciascun materiale in modo coerente all’età di riferimento. Lo stesso materiale infatti può essere usato da bambini di età differente in modo differente. Per catturare l’interesse del bambino, non provocare inutili frustrazioni o addirittura mettere in pericolo il bambino, il modo di presentare un gioco, qualunque esso sia, è fondamentale.
Un esempio: il cesto dei tesori (attività 6 – 12 mesi) può contenere oggetti di vita quotidiana, non pensati specificatamente per essere manipolati dai più piccoli. Tuttavia possono essere preziose fonti di esplorazione e scoperta. Ecco perché vanno proposti sotto attenta supervisione di un adulto (spugne, pigne, tappi, mestoli, foglie ecc.)
Proverò a suddividere le attività e i materiali in quattro fasce di età, secondo le caratteristiche più comuni di ciascuna. Ovviamente ogni bambino è un mondo a se e potrebbe anticipare, ritardare ciascuna attività, quindi è sempre meglio seguire gli interessi e i tempi di ciascuno.
Rimanere osservatori o partecipare al gioco
Nella pedagogia Montessori l’adulto prepara l’attività e dopo aver mostrato come deve essere svolta resta prevalentemente in osservazione. Secondo Vygotskij, pedagogista russo dello scorso secolo, elevare la complessità compositiva intervenendo e partecipando al gioco (soppratutto in fase iniziale) permette al bambino di beneficiare della zona di sviluppo prossimale. Infatti il bambino, grazie all’interazione con l’adulto, consolida le abilità e gli schemi cognitivi che già possiede e inizia ad apprendere diversi modi di giocare, modi più complessi che lo porteranno man mano a mettere in atto autonomamente giochi di livello cognitivo più alti a cui da solo non sarebbe potuto arrivare.
Questo processo, se ben calibrato, dovrebbe permettere al bambino di acquisire nuove capacità senza sperimentare la frustrazione del fallimento. Ecco perché a volte preparare un’attività non è sufficiente, capire quale livello il bambino può raggiungere e quando intervenire la cosa più difficile.
Con il tempo possiamo preparare inviti al gioco e attività sempre più complessi, per alcune partecipare attivamente alla costruzione e loro svolgimento, per altri rimanere in osservazione. Per esempio se costruiamo una torta con gli archi e i semicerchi Grimm’s, anche se il bambino non è ancora capace di ripetere il gesto interiorizza lo schema e sarà portato a tentare di riprodurlo autonomamente.
Da 6 a 12 mesi
OSSEVARE – ESPLORARE – MANIPOLARE
Sicuramente il primo gioco destrutturato è il Cesto dei tesori montessoriano.
Il cesto dei tesori, è rivolto ai bambini dai 6 mesi o meglio da quando sono in grado di stare ben seduti a quando cominciano a camminare. Infatti in questo periodo il bambino, anche se non ha ancora capacità motorie indipendenti, è molto curioso dello spazio che lo circonda ed è portato istintivamente al esplorazione.
Il cesto permette questa “esplorazione” portando un pezzetto di mondo alla sua portata. In questo periodo il bambino sviluppa anche la capacità di afferrare oggetti di piccole dimensioni. Il cesto dei tesori è fatto da un cesto di vimini o stoffa o altro materiale naturale di grandezza variabile a seconda del età del bambino. Allo stesso modo anche gli oggetti al suo interno cambieranno in base al età e al interesse del momento. Solitamente non deve essere più alto di 10-12 cm in modo che il bambino possa afferrare gli oggetti in autonomia senza doversi “tuffare” nel contenitore. Gli oggetti devono restare ben visibili. Il cesto può contenere dai dieci ai trenta oggetti “non strutturati”, cioè oggetti semplici fatti esclusivamente di materiali ricchi al tatto come: legno, metallo, pelle, stoffa, carta, gomma ecc.
Per saperne di più leggete: Il cesto dei tesori – per bambini da 6 a 12 mesi
Da 1 a 3 anni
IMPILARE – INFILARE – ASSOCIARE
Il bambino nel primo anno di vita ha appreso che un oggetto continua ad esistere anche se momentaneamente “assente” dalla sua vista. La conseguenza naturale di questa “fase sensitiva” è trovare una giusta collocazione nello spazio a ciascun oggetto. In questa fase dello sviluppo ogni attività è legata all’esercizio e consolidamento dell’ uso della mano. Insieme allo sviluppo della motricità fine, l’esercizio di “impilo-infilo” sempre più complesso, diventerà una delle attività preferite fin oltre i due anni.
E’ importante presentare al bambino ogni attività in modo chiaro.
Il vassoio è il mezzo più corretto per presentare i giochi logici e invitare naturalmente il bambino a completare o svolgere il gioco proposto. Per questo motivo presentare il gioco “smontato” o da completare è il modo migliore per attirare l’attenzione dei più piccoli ma non solo. I bambini hanno un impulso naturale a trovare soluzioni creative ai problemi che li si pongono di fronte.
Per saperne di più leggete anche:
Dal secondo anno di vita: l’ambiente e le attività (1-3 anni)
Proporre un gioco open-ended è come cominciare a raccontare una storia … il cui finale lo deciderà il bambino.
E’ importante allestire il nostro invito al gioco in uno spazio “pulito” libero da distrazioni, che permette al bambino di concentrarsi sulla nostra proposta.
Per delimitare l’attività è molto utile utilizzare un grande vassoio con bordi oppure una scatola bassa o un cassetto di legno, in cui comporre gli elementi. Questo offre al bambino, in modo chiaro ed immediato, uno scenario in cui giocare.
Per saperne di più su pensiero divergente e invito al gioco leggete: L’invito al gioco e gioco open-ended
In questa fase sicuramente il materiale più adatto è quello abbastanza grande da non poter essere ingerito accidentalmente ma che permette di sviluppare la motricità fine e il pensiero logico.
Monete, anelli, piccoli contenitori, figure stilizzate per impilare, infilare e associare colori e forme. Aziende come Grimm’s, e Grapat si ispirano alla filosofia steineriana: disegni semplici, colori delicati, forme morbide appena abbozzate e ricche al tatto. Libero spazio alla fantasia e grande ispirazione nella natura. Il legno resta per sempre un materiale vivo e durevole, prezioso per il gioco dei bambini che possono ad utilizzare tutti i sensi durante il gioco. Materiali studiati e sicuri per essere usati in autonomia.



Ma esistono anche moltissimi materiali di recupero o di uso quotidiano che possiamo proporre: grandi tappi di barattolo, pigne, castagne, noci, foglie, ghiande, cappucci di ghiande, bacche, bastoncini, sottobicchieri di legno, rotoli di cartone. Per ogni elemento possiamo cercare di creare una serie di almeno 6-10 pezzi e metterli adisposizione in cesti e vassoi.



Da 3 a 6 anni
CLASSIFICARE – CONTARE – ELABORARE
A partire dal terzo anno di vita il bambino diventa sempre più autonomo e interessato alle relazioni sociali e il gioco parallelo lascerà posto al gioco di collaborazione tra coetanei. Il gioco si carica di simbolismo aumentando la capacità immaginativa. Il bambino riesce a creare personaggi e storie con gli oggetti che trova davanti a se.
Le attività 3-6 anni dovrebbero avere lo scopo di migliorare l’attenzione visiva, il confronto a modello, la coordinazione oculo-manuale, il riconoscimento delle forme e dei colori.
Il materiale destrutturato, per sua natura, è un ottimo supporto materiale a queste attività.
In questa fase il bambino apprende soprattutto attraverso i sensi, l’esperienza, il corpo e il movimento. Tanto più riuscirà a toccare e interiorizzare un concetto e più velocemente potrà imparare.
Si sta sviluppando il pensiero logico-matematico, comincia a interessarsi ai numeri e sa contare con le dita delle mani.
“L’assorbimento attraverso i sensi sviluppa una memoria sensoriale che permette di strutturare l’intelligenza” (100 attività Montessori per scoprire il mondo).
“Le mani sono lo strumento dell’intelligenza umana” Maria Montessori
In particolare la coordinazione oculo-manuale prepara il bambino alla scrittura. Nel periodo pre-scolare è importante allenare la mano a diventare sempre più precisa e impostare la giusta impugnatura. Possiamo aiutare il bambino rendendolo autonomo nei gesti di vita quotidiana: versarsi da bere, tagliare il cibo, svitare un tappo di barattolo, vestirsi. Tutti gesti che impegnano le mani e affinano la loro coordinazione.
Nel gioco possiamo proporre materiali che lo portano a classificare (per colore, grandezza, forma), contare o raggruppare attraverso strumenti terzi. Per esempio, il cucchiaio prima e la pinza poi, sono perfetti per potenziare la coordinazione mano-occhio.
A partire dai 4 anni il bambino attraversa il periodo sensitivo della matematica ed è ricettivo ad apprendere le basi dell’aritmetica, dell’algebra e della geometria.
La matematica, come il linguaggio, è un bisogno proprio dell’essere umano. In modo molto naturale il bambino comincia a interessarsi ai numeri, cataloga e raggruppa gli oggetti. Possiamo ora introdurre i diversi concetti semantici che interpretano le quantità: lungo – corto, alto – basso ecc.
Successivamente possiamo introdurre i processi sintattici che regolano la posizione all’interno della numerosità: dal più lungo al più corto; dal più grande al più piccolo ecc.
Per approfondire potete leggere Potenziamento dell’intelligenza numerica di Veronica Togni.
Ritmo
Composizione
Equilibrio
Colore
Scrittura
Le potenzialità del gioco destrutturato sono infinite come le attività che si possono creare con esso.
Dai 6 anni
CREARE – COSTRUIRE – RACCONTARE
A partire dai 6 anni “la mente assorbente si trasforma in mente pensante. Il bambino sente il bisogno di formulare concetti, passando dal concreto all’astratto. Non potendo sperimentare tutto, ricorre all’immaginazione … In questa fase di sviluppo, il bambino desidera scoprire e comprendere il mondo, ha bisogno di crescere in un ambiente aperto, di stare a contatto con la natura, la cultura e la società.” (Marie-Hélène Place)
Il bambino è capace di creare storie e personaggi e la sua complessità creativa aumenta. L’invito al gioco lo aiuta ad esplorare altre strade attraverso il pensiero divergente che diventa creatività.
Possiamo articolare l’attività con oggetti accessori come libri, carte, illustrazioni che creano una scenografia intorno alla quale il bambino può creare la propria storia, svolgerla e raccontarla ad alta voce.
Per saperne di più su pensiero divergente e invito al gioco leggete: L’invito al gioco e gioco open-ended
Dai 6 anni la capacità di immaginare e la coordinazione acquisita permettono di passare a costruzioni più complesse. Per immaginazione si intende la capacità di pensare, indipendentemente da ogni precisa elaborazione logica, il contenuto di un’esperienza sensoriale, formando immagini mentali.
“L’immaginazione è il mezzo per rendere visibile ciò che la fantasia, invenzione, creatività pensano” Bruno Munari.
La stessa capacità di immaginare aiuterà il bambino da grande a risolvere problemi complessi e trovare soluzioni partendo dal suo bagaglio di conoscenze.
Inviti al gioco per raccontare favole, 4 figure del bosco unite al genio di Enzo Mari, con il suo celebre libro gioco “Il gioco delle favole” il bambino potrà creare i suoi scenari, sempre diversi, sempre nuovi. Le figure in legno sono fondamentali per il gioco nella pedagogia Waldorf. Disegni semplici, colori delicati, forme morbide appena abbozzate e ricche al tatto. Libero spazio alla fantasia e grande ispirazione nella natura. Il legno resta per sempre un materiale vivo e durevole, prezioso per il gioco dei bambini che possono ad utilizzare tutti i sensi durante il gioco.
Il materiale destrutturato può essere usato anche per rafforzare lo sviluppo logico matematico e geometrico. Con i mandala Grapat o semplici tappi o sassolini si possono formare le linee numeriche, fare le prime addizioni e sottrazioni, raggruppare per insiemi.
Attraverso le sequenze e i ritmi si consolida il pensiero deduttivo e la capacità di risolvere problemi. Gli esercizi di composizione simmetrica, oltre ad allenare la pazienza, sviluppano il pensiero astratto e la capacità di pianificare.
LOOSPARTS SET E CARTE GIOCO
Perché creare delle carte o indicazioni di gioco per un materiale definito per sua natura senza regole o limiti di utilizzo?
1. Sono una traccia di gioco immediata per chi non è abituato a questo tipo di materiale (zuppe, pizze, insalate, torte)
2. Consentono nuove possibilità di gioco anche strutturato per rendere le Loosparts complete a 360° (contare, scrivere, associare)
3. Aiutano a creare schemi compositivi complessi incoraggiando a ripeterli ed ampliarli successivamente (mandala, fiori, ritmi)
Per noi restano un meraviglioso invito a giocare che non fallisce mai e l’inizio di una storia ancora tutta da raccontare!
Per ora i nostri set con carte gioco:
– FANCY NINS
– SET MANDALA PRIMAVERA
– SET MANDALA AUTUNNO
DOVE RIPORRE LE LOOSPART
Per presentare il materiale in modo ordinato e riporre il gioco una volta terminata l’attività ecco alcuni accessori indispensabili: vassoio, piatti, contenitori, schedari ecc ..
Altri materiali …
