
Afferrare Scoprire Esplorare
Ogni cosa al suo posto
Se nei primi 4 mesi le attività del neonato sono state principalmente statiche per lo più sdraiato sulla schiena o sulla pancia, dai cinque mesi cominciano i primi movimenti autonomi. Presto il bambino comincerà a stare seduto, strisciare e poi gattonare.
Il suo mondo si sta ampliando e la sua curiosità naturale lo porterà a desiderare di esplorare sempre di più.
Questo è il momento per riorganizzare la casa per metterla in sicurezza eliminando ogni pericolo in modo che il bambino possa essere libero di muoversi ed esplorare.
E’ anche il momento giusto per organizzare lo spazio gioco e mettere in pratica la regola “Un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto”. Dividere i giochi per tipo, esporli chiaramente e a “rotazione” in modo che siano facilmente individuabili ed accessibile.
Afferrare
Dai 4 ai 6 mesi o fino a quando il bambino non sta ben seduto il tappeto a terra con le giostrine e gli oggetti da afferrare sono un ottimo allenamento per sviluppare la coordinazione mano-occhio. Vedi articolo “Le prime attività e lo spazio del neonato (0-4 mesi)”
In questi mesi il bambino comincia a fare i suoi primi movimenti laterali, fino a riuscire a girarsi in autonomia dalla posizione supina a quella prona. La posizione prona è fondamentale per sviluppare la muscolatura della schiena e delle braccia. Utilissima per cominciare, dopo qualche mese, a stare seduti e poi gattonare.
Dal quarto mese possiamo posizionare il bambino a pancia sotto con davanti a se un oggetto da poter osservare e afferrare. In questo modo il bambino sarà invogliato a tendere il braccino e sollevare la testa. Un ottimo allenamento muscolare e di coordinazione.
Scegliete oggetti semplici, in materiale naturale e facili da afferrare dalle piccole manine: anelli in legno, perle di manipolazione, triangolo sensoriale, palline grandi, anelli in silicone, sonagli in cotone.
I sonagli
Tra i 4-5 mesi il bambino riesce a tenere in mano un oggetto autonomamente e a maneggiarlo per esplorarlo. Questo esercizio è importante per sviluppare la coordinazione mano-occhio. Il sonaglio suona più intensamente o meno a seconda di quanto forte viene agitato o rispetto al materiale utilizzato. Il bambino scopre così la forza del movimento. Per esplorare e mantenere saldo il sonaglio le due manine devono coordinarsi e cooperare. Infine si affina il movimento del pollice che permette successivamente di afferrare e tenere in mano anche oggetti più piccoli.
I sonagli dovrebbero essere scelti in modo da offrire una scelta di informazioni differenti a seconda del materiale, forme, peso, trama, colori di cui è fatto.
Inizialmente proponete un sonaglio per volta in modo che il bambino possa concentrarsi nell’esplorazione. Successivamente due sonagli con diverse caratteristiche leggeri, facili da afferrare, sicuri da manipolare e da poter “assaggiare”.
Come per tutti giochi e attività la “rotazione” è utile per tenere sempre alto l’interesse. Appena vedete che il bambino perde interesse per l’oggetto potete sostituirlo con un altro per riproporlo nuovamente dopo qualche settimana. Nel frattempo il bambino continua il suo sviluppo e la volta successiva l’esplorazione sarà affrontata in modo diverso sempre più complessa e completa man mano che cresce.
Scoprire
Verso i 6 mesi la muscolatura della schiena e delle braccia si è rafforzata e il bambino comincia i primi movimenti striscianti che lo porteranno prima a raggiungere oggetti vicino e poi ad esplorare l’ambiente.
Trascorrere lunghi momenti per terra, osservando, assaggiando, afferrando, aiutano il bambino a sviluppare la sua indipendenza e la fiducia in se stesso. Potersi muovere verso le cose e agire su esse, modificandone lo stato, è per il bambino una grande realizzazione.
Possiamo organizzare uno scaffale basso in camera o in soggiorno (o in entrambe le stanze) con pochi oggetti messi a disposizione per le prime attività.
Sparire e riapparire
Nei primi mesi il neonato percepisce il mondo in rapporto diretto. Tutto quello che vedo esiste, se sparisce non esiste più. Dai 5-6 mesi il bambino ha la capacità di seguire con lo sguardo gli oggetti e ricordare la loro permanenza oltre il suo vedere.
Il gioco del cucù e del nascondino sono perfetti per sviluppare questa capacità. Potete nascondere un oggetto sotto ad un telino leggero di garza o seta che il bambino potrà tirare facilmente per scoprire cosa c’è sotto. Il telino può nascondere anche il vostro viso o quello del bambino!
Altre attività nascondino: la gabbietta per infilare e da far ruzzolare, scatola della permanenza, ciotole e palle
Musica e filastrocche
Dai sei mesi possiamo introdurre piccole filastrocche per l’acquisizione di nuove parole collegate alle parti del corpo e alle azioni nello spazio. Ad esempio usando le marionette a dito, i libri con foro come gli albi di Tullet o le semplici mani. Il bambino imparerà nuove parole legate ad azioni dirette seguendo il ritmo della cantilena. Le azioni ripetute e di routine rassicurano il bambino e possono essere usate facilmente anche in viaggio o fuori casa.
I libri con buchi e finestrelle sono perfetti per il gioco del cuccù, apparire e comparire infinite volte. Il dito che appare attraverso il buco e si muove è una piccola magia che lascerà incantato il bambino. Piano piano capirà che il dito appartiene alla mamma e presto vorrà provare anche lui con la propria manina.
Proporre i libri fin dalla nascita permette al bambino di prendere confidenza con uno strumento che sarà fondamentale nella vita. I primi libri in rima sono perfetti per raccontare una storia cadenzata, che con il passare del tempo diventerà una cantilena conosciuta, da ripetere insieme.
Allo stesso modo la musica è un utilissimo strumento fin dalla nascita. Può servire a calmare e rassicurare il bambino in moltissimi momenti della vita quotidiana ma anche essere fonte di innumerevoli scoperte: suoni, ritmi, nuove parole, rime, variazione di tono e volume …
Ogni oggetto produce un suono diverso a seconda di come viene manipolato. Sicuramente i sonagli sono i primi giochi sonori da poter proporre al neonato, seguiti dai libri tattili in tessuto e dai primi strumenti. Da quando sta ben seduto possiamo realizzare delle bottiglie sonore inserendo all’interno diversi materiali: campanelle, legumi secchi, palline di legno, palline di feltro, ecc.
Possiamo comporre anche dei cestini a tema musicale utilizzando oggetti di vita quotidiana e piccoli strumenti a percussione come tamburini, sonagli, cembali, maracas. Gli strumenti a percussione sono perfetti per le prime esperienze sonore. Non hanno bisogno di essere intonati e riproducono facilmente il suono
Il cesto dei tesori Montessori
Il cesto dei tesori, è rivolto ai bambini dai 6 mesi o meglio da quando sono in grado di stare ben seduti a quando cominciano a camminare. Infatti in questo periodo il bambino, anche se non ha ancora capacità motorie indipendenti, è molto curioso dello spazio che lo circonda ed è portato istintivamente al esplorazione.
Il cesto permette questa “esplorazione” portando un pezzetto di mondo alla sua portata. In questo periodo il bambino sviluppa anche la capacità di afferrare oggetti di piccole dimensioni. Il cesto dei tesori è fatto da un cesto di vimini o stoffa o altro materiale naturale di grandezza variabile a seconda del età del bambino. Allo stesso modo anche gli oggetti al suo interno cambieranno in base al età e al interesse del momento. Solitamente non deve essere più alto di 10-12 cm in modo che il bambino possa afferrare gli oggetti in autonomia senza doversi “tuffare” nel contenitore. Gli oggetti devono restare ben visibili. Il cesto può contenere dai dieci ai trenta oggetti “non strutturati”, cioè oggetti semplici fatti esclusivamente di materiali ricchi al tatto come: legno, metallo, pelle, stoffa, carta, gomma ecc.
Il bambino viene messo a sedere davanti al cesto e lasciato libero di esplorare il suo contenuto. Gli oggetti possono essere afferrati, manipolati, portati alla bocca. Finita l’esplorazione di un oggetto il bambino può passare al successivo e poi al successivo fino a quando avrà analizzato tutti gli oggetti contenuti nel cesto. Nel cesto devono essere inseriti oggetti che stimolino tutti i cinque sensi, udito, olfatto, vista, tatto e gusto.
Durante questa esplorazione il bambino anche se piccolo dimostra una grandissima capacità di concentrazione ed interesse. L’adulto ha solo il compito di osservare ed intervenire in caso di necessità. Questa attività aiuta a sviluppare la manualità, la coordinazione mano occhio e l’equilibrio; ma anche l’autonomia e la concentrazione. In base al età e alle competenze del bambino gli oggetti del cesto potranno cambiare diventando sempre più complessi. Solitamente è consigliabile cominciare con oggetti semplici che il bambino può manipolare in tutta sicurezza.
Per saperne di più leggi il nostro articolo “Il cesto dei tesori – per bambini da 6 a 12 mesi”.
Di seguito alcuni oggetti semplici ma sicuri da poter inserire nel cesto insieme agli oggetti di vita quotidiana:
Prime attività logiche
Dai 6 mesi comincia una “fase sensitiva” del bambino, incentrata sulla permanenza nello spazio di un oggetto e della sua possibile collocazione. L’oggetto continua ad esistere anche quando non è più visibile attraverso la memoria cosciente. Conseguenza naturale di questa fase è l’attività di ”impilo-infilo” che durerà, in modo sempre più complesso, fino ai due anni. Un bisogno naturale del bambino a trovare una collocazione logica ad ogni oggetto. Dentro-fuori, sopra-sotto, infilo-sfilo.
Le scatole delle forme
Uno dei primi giochi da poter proporre è la scatola delle forme. Inizialmente proponete solo la sfera. La forma più facile da infilare. Potete utilizzare una scatola da scarpe (dove farete un foro). Una volta assimilata l’attività potete aggiungere altri solidi e la scatola delle forme classica. Presentando sempre un solido alla volta: cilindro, cubo, prisma a base triangolare, forme varie. La scatola delle forme si presta a molte variazioni. Potete usare grandi noci, palline di feltro o uncinetto; oppure chicchi di caffè e fagioli per i primi travasi.
Uovo e portauovo
Verso gli 8 mesi potete proporre una nuova attività di infilo-sfilo con due semplici oggetti: uovo e portauovo. Quest’attività allena la coordinazione mano-occhio e i muscoli della mano. Riuscire ad inserire l’uovo mantenendo il portauovo in piedi. Successivamente potrete dipingere i due elementi integrandone altri pezzi per associare colori oppure usarli nel gioco della cucina.
Per rendere più complessa l’attività potete sostituire l’uovo con una sfera. Infatti per poterla estrarre il bambino dovrà rovesciare il portauovo.
Infilo
Verso i 12 mesi potete proporre le attività di infilo. All’inizio potete usare gli anelli di legno delle prime manipolazioni da infilare nel palo del gioco dell’infilo. In questo modo il bambino riuscirà a svolgere l’attività imparando il movimento senza frustrarsi. Man mano che si affina la coordinazione potete aggiungere anelli più piccoli e poi gli elementi con il foro del diametro preciso del palo. Proporre l’attività “smontata” e raggiungibile in autonomia, per esempio gli anelli raccolti in una ciotola, invita naturalmente il bambino a completare il lavoro.
Con il passare dei mesi il movimento sarà sempre più preciso nell’infilare e pian piano comincerà anche il desiderio di impilare per costruire in verticale.
Lo spazio per le attività
Nella pedagogia Montessori ogni attività ha un suo spazio per essere svolta e un il posto per essere riposta. Questo aiuta il bambino a scegliere in autonomia e a concentrarsi sul lavoro che sta svolgendo. I bambini hanno bisogno di ordine, sia per giocare che per rimettere a posto. Un ambiente ordinato aiuta la concentrazione e aumenta il tempo di attenzione. I tre elementi fondamentali per svolgere le attività Montessori sono: lo scaffale basso, il contenitore (vassoio, piatto o cesto) e il tappeto.
Lo scaffale
Lo scaffale basso Montessori deve essere raggiungibile liberamente dal bambino e offrire una serie di attività disposte in modo ordinato e chiaro. Sono sufficienti due ripiani per una larghezza di 1 metro per esporre circa 6-7 attività. Ciclicamente le attività possono essere sostituite a “rotazione”. In questo modo l’interesse del bambino rimane sempre attivo e predisposto all’esplorazione.
I giochi devono essere presentati senza la confezione che li contiene, meglio se smontati pronti per essere completati. Per esempio se volete proporre il gioco dell’impilabile disponete il palo da un lato e gli anelli in un recipiente a fianco. Potete anche infilare il primo anello come “invito”. Il bambino sentirà subito l’esigenza di finire il lavoro! Questo vale per moltissime attività logiche ma non solo. “L’invito al gioco” aiuta il bambino a trovare la strada per cominciare da solo verso
Il vassoio
Il bambino durante la sua crescita attraversa diverse fasi di sviluppo. Uno dei più importanti è il “Periodo sensitivo”. In questo periodo l’ordine assume un ruolo fondamentale. L’ordine permette al bambino di muoversi con sicurezza nel ambiente e di riconoscere e distinguere facilmente le attività proposte. In questo senso il contenitore dell’attività assume un ruolo fondamentale. A seconda del materiale da presentare si potranno usare vassoi, ciotole, scatole o cestini. I contenitori possono essere di diverse forme e dimensioni a seconda dei materiali che devono contenere. Non devono essere eccessivamente grandi o pesanti in relazione al età del bambino che deve poterli trasportare e riporre in autonomia. Il materiale (meglio se naturale) e i colori dovranno essere chiari e neutri. La disposizione dei giochi in contenitori permette al bambino di individuare l’attività-gioco che vuole svolgere senza distrazioni e riporre facilmente il materiale una volta terminato il gioco. “Ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa!“
Il tappeto
Uno degli elementi fondamentali fin dalla nascita nell’ambiente Montessori è il tappeto. Il tappeto, preferibilmente in materiale naturale e colori neutri è lo spazio delle primissime attività, dei primi giochi ed esercizi sul pavimento che richiedono una superficie semi-rigida. Infatti le superfici rigide aiutano il neonato a sviluppare la tonicità muscolare necessaria ai primi movimenti autonomi. Rotolare, sedere, gattonare.
Successivamente il tappeto aiuta il bambino a delimitare lo spazio dove svolgere l’attività. Può essere fisso o removibile, da srotolare solo all’occorrenza. Il tappeto come il tavolo successivamente, aiuta il bambino a concentrarsi e a percepire un senso di limite nello spazio per il gioco che sta svolgendo. Si sentirà autonomo e sicuro trovando sempre lo stesso luogo dove svolgere l’attività che ha scelto e una volta terminato saprà di dover riporre tutto quello che si trova sul tappeto.
Ispirazioni …
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