
LE MIE ATTIVITA’ IN VACANZA: IN CAMPAGNA
I bambini sono fiori da non mettere nel vaso:
crescono meglio stando fuori con la luce in pieno naso.
Con il sole sulla fronte e i capelli ventilati:
i bambini sono fiori da far crescere nei prati.
Roberto Piumini
Sono cominciate le vacanze estive ma per molti di noi il lavoro ancora non è finito. Così comincia quel periodo dell’anno in cui per due o tre mesi cerchiamo di cavarcela stilando programmi e incastrando impegni magari con l’aiuto dei nonni o la salvezza dei centri estivi.
In ogni ambiente in cui passeranno le “loro” vacanze può essere utile coinvolgere il bambino in un progetto che lo tenga occupato e gli dia una nuova routine da poter seguire.
Ecco quindi una serie di proposte di attività pensate per vivere la natura nei caldi mesi dell’estate.
Per Maria Montessori la natura era la disciplina che in virtù della sua interdisciplinarità, univa tutte le altre. Nelle calde giornate dell’estate è più semplice immergersi completamente in essa in modo attivo e istruttivo.
Un modo molto semplice di passare la giornata può essere una tranquilla passeggiata in campagna.
CAMMINARE NELLA NATURA
Qualsiasi attività, oggetto, strumento, gioco o parco attrezzato, non possono competere in nessun modo con l’ambiente naturale.
“Sguinzagliate i bambini, assecondateli: essi corrono fuori, lasciateli correre quando piove, si levano le scarpe quando trovano pozze d’acqua e quando l’erba dei prati è umida di brina ricorrono ai loro piedini nudi per calpestarla: riposano pacificamente quando l’albero li invita ad addormentarsi alla sua ombra”
Maria Montessori (Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile)
Secondo Maria Montessori, appena il bambino sa camminare dobbiamo smettere di portarlo sempre in braccio (o nel passeggino) ma stimolarlo a camminare autonomamente. Prenderci tempo e camminare al suo ritmo. Fare tante pause in modo che il bambino possa osservare, toccare, scoprire. Sedersi nel prato e dipingere sassi per scoprire che non esiste solo un modo per svolgere le attività. Raccogliere foglie, rami, pigne per portarli a casa come un tesoro prezioso per ricordare l’esperienza vissuta.
TEMPO LENTO
Se pensiamo ad un seme, ha bisogno di tempo per germogliare, così anche il bambino ha bisogno di vivere ed assaporare per imparare e apprendere.
Imparare ad aspettare, a dare l’opportunità di fare senza intromettersi, perché i bambini sono competenti e devono sentire la fiducia per poterla apprendere.
Non sostituirsi a loro ma affiancarli, cercando sempre di stare un passo indietro per dare loro l’opportunità di sbagliare, e imparare dai propri errori.
Muoversi in mezzo alla natura su un sentiero non completamente antropizzato rende ogni passo una scoperta. Scavalcare radici, trovare l’equilibrio sui sassi, sfiorare l’erba, toccare la terra. L’assenza di elementi precostituiti e immobili come possono essere quelli del parco (altalena, scivolo ..) allenano il bambino a trovare ogni volta nuove soluzioni, percorsi, idee.
Oggi c’è il sole, domani piove, possiamo sperimentare la neve, un altro giorno tira un forte vento, dopo il temporale possiamo vedere l’arcobaleno. Nella natura possiamo accogliere tutto senza giudizio e trovare più facilmente il lato positivo delle cose e del loro incassante mutare.
Ci da il permesso di vivere la vita in maniera diversa, con accoglienza ed apertura, cercando di trovare non solo il lato positivo delle cose ma di saper far fronte alle situazioni anche difficili che la vita ci mette davanti



La natura è qualcosa di insito dentro di noi, qualcosa che il nostro corpo e la nostra mente riconoscono.
Questo accade soprattutto ai bambini, perché il loro sentire è interconnesso con essa.
In Natura hanno la possibilità di sviluppare tutti e cinque i sensi, si ha la grande fortuna di poterli mettere in gioco in un’infinità di situazioni e oggetti che l’ambiente mette a disposizione.
Il bambino piccolo è un essere in continuo movimento, egli esplora e conosce il mondo attraverso il movimento.
Trova in natura la possibilità di muoversi, in ampi spazi, correre, saltare, giocare, arrampicarsi, rotolare..e questo gli permette non solo di imparare ad abitare il mondo ma anche di imparare ad essere un abitante del proprio corpo.
ESPLORARE
Al mattino presto o quando ancora non fa troppo caldo possiamo portare i bambini lungo i sentieri di un prato. Tra primavera e estate saranno pieni di vita che vola, ronza, striscia, salta e zampetta. Le fioriture portano con se un’infinita varietà di insetti da osservare.
Nelle giornate troppo calde possiamo trovare riparo dall’afa vicino ai corsi d’acqua o all’ombra del bosco.
I bambini per camminare devono essere motivati da uno scopo, cercare, raccogliere, correre, nascondersi. La curiosità è il miglior modo per non pensare alla fatica o alla stanchezza.
Potete organizzare piccole uscite a tema componendo uno zainetto dell’esploratore con alcuni strumenti per l’osservazione e lo studio di insetti e piante.
Cosa avere sempre con se:
– scatolina o busta raccogli tesori –
– lente di ingrandimento –
– barattolo degli insetti –
– matite o pastelli a cera –
– cartella porta fogli –
– fogli o taccuino –



Moltissime attività rendono l’esplorazione all’aria aperta un passatempo perfetto per imparare, affinare la motricità fine, sviluppare il pensiero logico e la capacità di risolvere problemi. Tagliare rametti, formare le punte, accendere un fuoco (dove permesso), cucinare, costruire barchette sono solo alcune delle possibilità.



FIORI E PIANTE
Un passatempo molto semplice è la raccolta, studio e classificazione di piante e fiori. Nel periodo primaverile ed estivo la fioritura aiuta a riconoscere facilmente molte varietà di piante. Basterà portare con se un piccolo cestino dove conservare i fiori raccolti una pressa per evitare che appassiscano prima del nostro rientro a casa. Durante una delle innumerevoli pause durante la nostra passeggiate possiamo già disporre i fiori raccolti nella pressa.
Dopo qualche giorno saranno pronti per essere osservati e classificati oppure per svolgere alcuni lavoretti o realizzare dei collage.



ERBARIO
L’erbario è una raccolta di piante seccate, pressate e fermate su fogli di carta bianca. È il più semplice metodo di conservazione delle piante allo stato secco, in contrapposizione con l’orto botanico, che è un sistema per la conservazione delle piante allo stato vivente.
L’erbario è uno strumento semplice e facile da realizzare, adatto ai bambini di ogni età.
Ogni pagina sarà formata dal nome della pianta, un’immagine o pianta essiccata, una piccola descrizione di caratteristiche e virtù della stessa. Il nostro erbario comprende 10 fiori e piante semplici da trovare, diffuse su tutto il territorio nazionale. Un ottimo modo per cominciare!!!
OSSERVA E TROVA
Andare al passo lento del bambino ci permette di vedere e osservare la natura in ogni suo dettaglio. Ogni elemento studiato sarà immagazzinato dal bambino aumentando il suo bagaglio culturale, arricchendone il lessico e la memoria. Dopo qualche uscita possiamo organizzare piccole cacce osserva-trova per mettere alla prova le nuove conoscenze aumentando l’autostima e l’indipendenza del bambino.
Su un foglio realizziamo un elenco di oggetti, animali, piante da vedere o raccogliere e ogni volta che il bambino riesce a trovarne uno lo depenniamo dall’elenco. Questo elenco può variare a seconda dei luoghi, momento della giornata o stagione dell’anno.
La nostra caccia osserva-trova è composta da tre tabelloni: nel bosco, nei prati, al fiume. Ogni tabellone contiene novi riquadri da riempire. Possono essere completati da disegni oppure dalle tessere allegate. Saremo noi a scegliere le carte da distribuire ai bambini, a seconda degli elementi più probabili da trovare in ciascun luogo. Il gioco può essere impostato come un’attività di cooperazione (adatto ai bambini di tutte le età): i bambini cercheranno ogni soggetto estratto insieme. Oppure può essere un gioco di competizione: si aggiudica la carta chi per primo trova il soggetto rappresentato, chi raccoglierà più carte vince il gioco.
(Scarica il gioco, trovi il link in fondo a questo articolo!)
MEDAGLIONI FIORITI
Questo “lavoretto” è un vero e proprio “progetto” da portare avanti in più giorni e fasi di lavorazione. Perfetto da affiancare allo studio dei fiori nelle calde giornate di fine primavera inizio estate. Potete usare i medaglioni come ciondoli da regalare agli amici, per formare una giostrina da appendere al soffitto o come bellissimi chiudi-pacco per le feste di compleanno.
1. Raccogliete fiori e foglie e inseriteli nella pressa per almeno 2-3 giorni
2. Preparate la pasta di sale (oppure del semplice DAS se volete ottenere delle forme più durevoli nel tempo)
3. Stendete la pasta e formate dei medaglioni con una formina per biscotti. Praticate un buchino a 5 mm dal bordo con uno spiedo di legno
4. Fate asciugare i medaglioni nel forno pre-riscadato a 50° e spento prima di inserire la teglia per 30-40 minuti con sportello socchiuso. Se usate il Das basta lasciare le formine su una grata per una notte.
5. Estraete i fiori dalla pressa e posizionateli sopra ai medaglioni
6. Spennellate tutta la superficie con colla vinilica diluita con acqua.
7. Lasciate asciugare una notte
8. Passate un nastrino nel buco e il vostro medaglione è pronto!








Pasta di sale:
Mettere in una ciotola 2 tazze di farina, 1 tazza di sale fino e 1 tazza di acqua tiepida. Si comincia mescolando prima gli ingredienti secchi e poi aggiungendo piano piano l’acqua. Aggiungere farina o acqua se l’impasto è troppo appiccicoso o secco. Il composto ottenuto avrà la consistenza di una frolla un po’ più morbida (per conservarla avvolgetela nella pellicola fino al suo utilizzo). Per ottenere una pasta più liscia potete frullare il sale fino a ottenere una polvere sottile.



GIOCARE CON LA NATURA
Anche durante le passeggiate si possono realizzare piccoli lavoretti. Basterà portare con se pochi elementi creando un kit gioco naturale per realizzare: bacchette, collane, acchiappa-sogni, corone, bracciali … ogni volta basterà aggiungere un pizzico di magia e il gioco è fatto!
Cosa portare sempre con se:
– filo o spago –
– perline, bottoni, campanelle –
– forbici –
– ago grande da lana –
– uncinetto (se si è capaci) –
BACCHETTE MAGICHE
OCCORRENTE:
– kit gioco naturale –
– bastoncino 30 cm –
Con un bastoncino lungo circa 30 cm, avendo cura di evitare rami appuntiti o con protuberanze taglienti, possiamo realizzare una bacchetta magica da agitare nel fitto del bosco.
Legate a un capo i nastri intrecciati a campanelli, perline o qualche fiore e foglie e il gioco è fatto!
ACCHIAPPA SOGNI
OCCORRENTE:
– kit gioco naturale –
– rametti verdi e flessibili –
– foglie e fiori –
Trovate dei rametti ancora verdi o flessibili di 70-80 cm. Rimuovete le foglie, i ramoscelli secondari e arrotolate il ramo su se stesso intrecciando le estremità. Quando avrete ottenuto un cerchio di 20 cm circa di diametro passate un filo colorato o uno spago a formare una ragnatela all’interno della circonferenza. Intrecciate fiori e foglie nella trama della tela e otterrete un bellissimo acchiappa-sogni da appendere nel bosco!
LA NATURA A CASA
E a casa? A casa il bambino potrà riprodurre attraverso il gioco ciò che ha visto, osservato e appreso in natura. Giocare con gli elementi naturali raccolti durante le passeggiate o con il materiale destrutturato come i mandala Grapat per comporre, contare, formare creare.



IL TAVOLO OSSERVATORIO
Come sempre per approfondire le attività svolte all’aria aperta può essere utile allestire un piccolo angolo detto tavolo-osservatorio. Basterà una mensola, un piccolo tavolo o il ripiano alto di uno scaffale, meglio se vicino a una finestra per mantenere il rapporto con l’esterno.
Si possono aggiungere elementi da osservare e studiare come i cicli della vita delle piante, inventario dei fiori o degli alberi, frutti secchi, semi o foglie. Il nostro erbario in divenire, mazzetti di fiori di campo … Il tavolo-osservatorio “seguirà lo scorrere delle stagioni e sarà un riflesso della vita e dei mutamenti della natura” … “un piccolo museo naturale per fare dei disegni d’osservazione” e studio della natura.
CARTE DELLE NOMENCLATURE MONTESSORI
Le carte delle nomenclature (o flashcards ) e le schede tematiche fanno parte del materiale montessoriano.
Lo scopo delle carte delle nomenclature è aiutare i bambini nell’acquisizione del linguaggio, nell’ampliare il proprio vocabolario, classificare gli oggetti per gruppi e famiglie oltre che introdurre indirettamente la lettura attraverso l’osservazione delle parole associate alle immagini.
Possono essere usate a partire dai 18 mesi e rese man mano più complesse durante le varie fasi di crescita.
Per sapere come si usano leggete anche “Dal secondo anno di vita: il linguaggio”
Insieme alle schede tematiche sono un ottimo materiale di approfondimento e apprendimento. Perfette per rafforzare il tema del tavolo-osservatorio, per stimolare l’interesse e la curiosità.
Utilissime per imparare attraverso l’osservazione e il gioco, perfette a partire dai 2 anni non hanno limiti di età. Basterà proporre il materiale in base allo sviluppo del bambino. Per i più piccoli: nomi, colori, associazioni. Per i grandi le prime nozioni di botanica, matematica, lettere.
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